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Info
TEATRO SOCIALE
martedì, 14 gennaio – ore 20.30 turno A
mercoledì, 15 gennaio – ore 20.30 turno B
DON CHISCIOTTE
liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
Adattamento Francesco Niccolini
Drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolin
Regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer
Scene Massimo Troncanetti
Costumi Francesco Esposito
Luci Davide Scognamiglio
Musiche Francesco Forni
Produzione Nuovo Teatro
Lo spettacolo ha la forza di prendere lo spettatore per mano e di portarlo in una Mancia ideale, dove Don Chisciotte e il suo fido scudiero consumano le loro vicende in nome della bellissima Dulcinea. Il capolavoro di Cervantes diventa in questo modo una cavalcata poetica nell’animo di ciascuno, un luogo protetto circondato da un tempo pragmatico, disincantato, privo di slanci come è il nostro.
Il Don Chisciotte di Alessio Boni è un racconto sulla lucida follia, che a volte consente di compiere atti eroici, e che ci insegna un principio fondamentale: restare fedeli ai sogni, non mollare, non gettare mai la spugna. Insieme ad altri cinque attori, Boni, reduce dal successo della fortunatissima fiction di RAI 1 La compagnia del cigno, avrà al suo fianco, nei panni del fido scudiero Sancho Panza, una sorprendente Serra Yilmaz, attrice prediletta dal regista di origine turca Ferzan Ozpeteck.
Chi è pazzo? Chi è normale?
Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?
Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l'ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete - avvalendosi del sogno, della fantasia, dell'immaginazione - sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perchè no, Don Chisciotte.
Alessio Boni
Prosa
Date e Prezzi
Cast
con Alessio Boni e Serra Yilmaz
e con Marcello Prayer, Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico
Approfondimenti
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